Ad Amatrice un incontro ‘ad alto livello’

‘Fammi salutare gli amici del CNGEI’

Con questa frase il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita al COC di Amatrice, è venuto verso di noi per stringerci la mano alla maniera scout.

Siamo stati fieri di aver rappresentato il CNGEI in quel momento, in rappresentanza dei i tanti capi che negli anni hanno prestato il loro servizio in occasione di eventi tragici, operando con la Protezione Civile a favore delle popolazioni colpite, e anche prima, dal Vajont ai terremoti del Friuli e dell’Irpinia, all’alluvione di Firenze, quando non esisteva ancora la Protezione Civile nazionale.

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Perchè lo scautismo aiuta nel mondo del lavoro

forbes

Un recente articolo sulla rivista Forbes indica le ragioni del perchè chi ha fatto lo scout può avere maggiori opportunità nel mondo del lavoro.

Interessante per chi fa ho a fatto lo scout e cerca un inserimento nel mondo del lavoro e interessante per i genitori, per meglio comprendere il valore dell’investimento (di tempo, innanzitutto) che stanno facendo mandando i propri figli dagli scout.

Leggi l’articolo

Ricordiamo l’iniziativa portata avanti recentemente dal settore internazionale del CNGEI, in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Roma, che ha pubblicato il manuale ‘Scautismo e mondo del lavoro per tradurre le competenze scout in competenze per il mondo del lavoro.

Raccolta Tappi 2016/2017

raccolta tappi

Come gruppo scout siamo sempre attenti al nostro ambiente e, tra le altre cose, siamo impegnati nel riciclo dei tappi di plastica che vengono riutilizzati per produrre altri oggetti in plastica, come bottiglie di detersivo, cassette per frutta e verdura…

Questa attività ci consente anche di guadagnare delle modeste somme di denaro che utilizziamo per finanziare le nostre attività: anche un piccolo finanziamento consente di non alzare le quote annue!

Un gruppo dell’associazione genitori si occupa del coordinamento di questa attività ed abbiamo ricavato:

‐  75 euro nell’anno scout 2014/2015

‐ 115 euro nell’anno scout 2015/2016

Di questo ringraziamo tutti voi che avete collaborato per la raccolta e per il “carico” del mezzo gentilmente messo a disposizione da Domitilla, socia ASR13.

Per l’anno 2016/2017 vorremmo puntare alla cifra di 200 euro  e per questo e’ importante che tutti collaborino per raccogliere delle quantità che giustifichino lo sforzo organizzativo.  Vi chiediamo di coinvolgere, oltre ad amici e parenti, bar, ristoranti, palestre, scuole, uffici e tutti quei luoghi dove la raccolta possa essere veloce. Vi ricordiamo che:

  • Si raccolgono SOLO tappi di plastica di bevande, detersivi, shampoo, creme… Ci raccomandiamo inoltre che i tappi siano puliti: tracce di latte o succo di frutta o altro materiale organico causano cattivi odori e potenziali problemi igienici.
  • Questi devono essere raccolti in un contenitore di plastica (per esempio quello dei detersivi, oppure in una bottiglia di plastica) o in un sacchetto, NON in scatole di cartone o di metallo.

I tappi raccolti possono essere portati in sede, ed i sacchetti/contenitori devono essere svuotati nei bidoni predisposti .  Ci raccomandiamo di non buttare dove capita sacchi e sacchetti per evitare l’aspetto “discarica” che la nostra sede aveva ultimamente assunto..

Buona raccolta a tutti: aiutateci a raggiungere l’obbiettiv0

riciclami

ASR13/tappi

Per informazioni:

Daniela – 3470178563 / Francesca – 3496000764

 

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Lo Scautismo nel curriculum per il mondo del lavoro –

scautismo multiuso

Aver fatto lo scout, essere stato una Akela o un Capo Reparto, essere stato un Rover e aver fatto percorsi educativi o aver avuto incarichi nel CNGEI significa aver acquisito competenze specifiche, competenze che spesso sono ricercate dalle aziende che vogliono assumere nuovo personale e che devi inserire nel tuo curriculum.

Molto spesso noi scout siamo i primi a sottovalutare le competenze che abbiamo, ci sembrano cose naturali, siamo cresciuti in quelle competenze giorno per giorno, e quando compiliamo un curriculum per candidarci ad un posto di lavoro spesso non le indichiamo, al massimo mettiamo, negli hobby e tempo libero, ‘sono stato scout‘.

Il settore internazionale del CNGEI in collaborazione con un Centro per l’Impiego di Roma ha tradotto le competenze che acquisiamo negli scout in competenze leggibili ed interpretabili dalle aziende che cercano personale.

Nasce così ‘Scautismo Multiuso – Guida pratica alla valorizzazione delle competenze scout nel Curriculum Vitae’, uno strumento importante per i tanti giovani che durante o dopo l’esperienza scout, si muovono nel mondo del lavoro e a cui auguriamo di trovare un impiego dove possano utilizzare le tante competenze acquisite ‘giocando agli scout’.

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Gli Scout per i terremotati – CNGEI Sezione di Fiumicino

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Il CNGEI fa parte del sistema nazionale di Protezione Civile, ma al momento non siamo coinvolti nelle operazioni di primo soccorso, per le quali non siamo accreditati.

Siamo in attesa di conoscere le eventuali modalità di un nostro intervento, pronti ad offrire il nostro individuale servizio a favore delle popolazioni colpite.

Al momento operiamo e sosteniamo iniziative locali volte alla raccolta di beni, indumenti e alimenti utili in questa fase di prima emergenza.

In particolare la nostra Sezione, con l’associazione genitori ASRM13 ha attivato un punto di raccolta in un capannone in via Pietro Poloniato 49 ad Ostia Antica dove possono essere portati alimenti a lunga conservazione e prodotti per l’igiene.

Il punto di raccolta sarà attivo fino a sabato 27 aperto dalle 10.00 alle 18.00, per avere maggiori informazioni si può chiamare Eugenio al numero 347 3294980.

Inoltre invitiamo a donare il sangue presso i centri di raccolta della Croce Rossa, dell’Avis e presso i principali Ospedali.

La mia prima volta negli scout

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“La mia prima volta”…negli scout.

Sono solita scrivere per lavoro recensioni di viaggio su luoghi e alberghi di gran lusso sparsi per il mondo ma mai come in questa occasione mi è gradito farlo e ho pensato di condividerlo con voi.

IMG_3321Spinta dalla curiosità e dai racconti di un amico ho partecipato per la prima volta in questi giorni ad un campo scout, nei pressi di Orvinio un antico borgo nel parco dei monti Lucretili in località La Pratarelle, una distesa di ginepri macchiati da odorose ginestre, dove i cavalli e le mucche pascolano liberi, un luogo di naturale bellezza.
Una piacevole esperienza che mi ha permesso di conoscere, in parte, lo spirito dello scautismo.
Le giornate si svolgono tra le varie attività con programmi e regole precise gestite da un’ottima organizzazione, in un’atmosfera gioiosa e accogliente, scandite dai pasti preparati da cuoche volontarie di straordinaria bravura.
Ho collaborato come volontaria di Croce Rossa, insieme a due miei colleghi, bravi e simpatici ad un corso di BLSD a cui hanno partecipato i maggiorenni del campo, sono rimasta gradevolmente colpita dal loro impegno e dalla loro bravura…non capita spesso!
Sono contenta di questa esperienza che mi ha trasmesso serenità e mi ha fatto conoscere tante belle persone.
Un rammarico, non aver avuto questa possibilità negli anni giovanili.
Un grazie, dal profondo, a tutti per la gradevole accoglienza e in particolare (consentitemi) a Fabio che mi ha dato questa opportunità.

Un abbraccio collettivo

Roma 31 luglio 2016

Anna Rita Tombari

Il servizio al campo di Lucia, una occasione di verifica

Dopo sedici anni sono tornata a cacciare nel branco, anche se in una veste nuova.

Ho capito tante cose in questi giorni: che non si smette mai di essere scout, lo sono ancora a casa, a scuola, in città e nel mondo anche senza uniforme, ho capito soprattutto che le mie figlie oggi sono migliori grazie ad un metodo educativo che mai come ora va controcorrente.

Un ricordo su tutti è l’emozione dell’ultimo fuoco, quando mi è stato detto che la mia piccola Gizal, davanti a trenta lupetti, ha sussurrato per la prima volta al mondo della sua malattia senza paura o vergogna.

Merito vostro, vecchi lupi, che la state aiutando a crescere insieme a noi

1 agosto 2016

Lucia Guglielmi

le cuoche al campo

Sono stato alle Termopili

Ho scritto questo breve racconto nel 2015, per la voglia di condividere, dopo tanti anni trascorsi, una avventura vissuta quando ero un giovane esploratore, al mio primo S. Giorgio.

Una avventura eccezionale per me che l’ho vissuta, una avventura che vivono da sempre milioni di scout in tutto il mondo perchè facente parte di quello che offre, come metodo, lo scautismo ai ragazzi che hanno la fortuna di  vivere l’esperienza scout.

Luca mi ha sollecitato a metterlo sul sito, e lo ringrazio per questa richiesta.

Il mio racconto è stato letto alla radio, alla trasmissione Pascal e letto da un professionista emoziona anche me che l’ho scritto. Per ascoltarlo puoi andare a questo link: Pascal puntata del 7 marzo 2016.

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Sono stato alle Termopili

 

Ebbene si, io c’ero.

Sono stato alle Termopili, nelle file dei greci ad impedire il passaggio dei Persiani quella notte.

Avevo 12 anni, era notte e avevo paura, ma eravamo in tanti giovani come me, i più grandi avevano 16 anni, mi ricordo che ero particolarmente ansioso, era la prima volta che ero in battaglia.

Non eravamo molti, credo un centinaio o poco più, ma alla mia età mi sembrava che fossimo un vero esercito, venivamo da alcune città della Grecia, la mia era quella della Croce del Sud e poi mi ricordo quelle del Sagittario e del Centauro, credo che ce ne fosse una quarta con noi in quel passo, ma non mi ricordo il nome.

I persiani arrivarono all’improvviso caricando, ma i nostri generali erano stati bravi strateghi e avevano elaborato un piano che si dimostrò efficace, la prima fila, formata dai più grandi e robusti reggeva l’urto della carica persiana, facendo filtrare pochi nemici per volta che venivano assaliti da noi più piccoli che senza fatica gli toglievamo la vita. Non c’erano lance, spade o scudi in quella battaglia, non scorreva sangue quella notte, per togliere la vita al nostro nemico bisognava prendere una fettuccia che lui portava, peraltro come noi, alla cintura dietro la schiena, così avevano stabilito gli Dei.

I Persiani erano tanti, credo almeno 5 volte il nostro numero e avevano fra loro dei veri giganti, alcuni eroi provenienti da una città denominata Ostia 1 che si presentavano pelosi e barbuti (una rarità fra le nostre fila) raggiungendo età fino a 18 anni. Erano definiti nautici ed erano accompagnati da un mito di invincibilità da tutti conosciuto.

Quante vite togliemmo quella notte, i più bravi di noi, i nostri eroi tenevano le vite tolte ai persiani fra i denti, esibendo in questo modo il loro valore e incutendo timore agli avversari.

Gli Dei avevano pensato che la nostra resistenza, non avrebbe retto a lungo, troppo forte la disparità numerica e dopo poche cariche attraverso il passo i persiani sarebbero dilagati nel bosco alla ricerca delle altre città greche da depredare della loro bandiera difese da qualche altro centinaio di greci. Era stato stabilito che la guerra sarebbe stata vinta da chi alla fine avesse avuto nelle proprie mani il maggior numero di bandiere di città.

Ma la nostra resistenza fu epica, dopo molte cariche solo piccoli gruppi di persiani erano riusciti a passare, troppo pochi per poter cercare e attaccare le città nascoste nel bosco. Il grosso dei Persiani non riusciva a passare, i greci alle Termopili non cedevano.

Gli dei furono costretti ad intervenire per salvare i loro piani decidendo di far passare i persiani senza più combattere. Le città greche alle Termopili avevano vinto la battaglia, ma la guerra doveva continuare perché anche gli altri greci potessero vivere la loro notte di gloria.

Oggi ho 58 anni e sono uno scout del CNGEI. Sono passati 46 anni da quella notte, da quel San Giorgio regionale degli esploratori Agesci (ASCI al tempo) svoltosi intorno al 1970.

Fabio Camilletti 17 ottobre 2015

 

È stata una delle tante occasioni che mi ha offerto lo scautismo, regalandomi da giovane la possibilità di partecipare da protagonista ad avventure ‘epiche’. Sono stato un pellerossa che ha combattuto contro le giubbe blu e viceversa, un antico romano o mi sono sentito un grande esploratore raggiungendo cime appenniniche come fossero uno degli 8.000 conquistati da Messner. Avventure che sono essenziali ai ragazzi e che lo scautismo ancora propone ai ragazzi di oggi.

 

Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Word cloud related to World Day Against Child Labour

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Care e Cari,

 

in occasione della odierna “Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile” vogliamo ringraziare tutti voi per il quotidiano, costante, qualificato, disinteressato servizio che svolgete a favore dei diritti dell’infanzia e dell’adolesce

nza. Un presenza la nostra, indispensabile ed originale quanto efficace che sigla il nostro “patto con il mondo“.

Secondo gli ultimi dati dell’ILI – International Labour Organization, sono 168 milioni i bambini coinvolti nel lavoro minorile contro i 246 milioni del 2000. Ottantacinque milioni di questi (erano 171 milioni nel 2000) sono impegnati in lavori pericolosi, ovvero quelli dove i bimbi rischiano la vita o causano malattie e disabilità permanenti. Si stima che siano 115 milioni i bambini tra i 5 e i 17 anni che lavorano in condizioni pericolose in settori diversi come l’agricoltura, le miniere, il manifatturiero, gli alberghi, la ristorazione e i servizi domestici. Un fenomeno che accomuna sia i paesi industrializzati che quelli in via di sviluppo. Sempre secondo l’Ilo, sarebbero circa 22.000 i bambini uccisi sul posto di lavoro ogni anno, mentre non si conosce il numero dei feriti o di quelli che si ammalano a causa del loro lavoro.

“la felicità del dono, è tutta nell’immaginare la felicità del destinatario” (Adorno T.)

buon cammino!

Daniele Martelli
Capo Scout

Roberto Marcialis
Presidente

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