Fai una donazione per l’acquisto di un defibrillatore

immagine campagna defibrillatore aprile

 Natale 2016defibrillatore-nuovo

Ecco il primo defibrillatore che abbiamo acquistato grazie alle numerose donazioni che abbiamo ricevuto e che ora è in dotazione alla Sezione.

L’obiettivo che ci siamo dati è quello di acquistare almeno un secondo defibrillatore, per garantire la copertura dei ragazzi quando svolgono attività contemporanee in luoghi differenti (campi, uscite e cacce).

Siamo in periodo Natalizio e proponiamo di prendere in considerazione la possibilità di fare una donazione per completare il progetto.

Sia che tu sia un privato cittadino, che tu sia un azienda, la donazione fatta alla nostra Sezione gode delle agevolazioni fiscali previste per questi atti di liberalità fatti alle Associazioni di Promozione Sociale iscritte negli appositi albi (nazionale o Regionale).

Puoi fare un bonifico su questo conto:

CNGEI Sezione di Fiumicino
IBAN: IT89T 05018 03200 000000223070
Causale: donazione liberale per l’acquisto di un defibrillatore da parte di (nome e cognome, indirizzo per spedizione ricevuta e CF)

Se preferisci usare una carta di credito di seguito nell’articolo trovi i link per effettuare la donazione tramite Paypal.

natale-scout

Grazie per quello che vorrete o potrete fare e auguri per le prossime festività


Abbiamo investito su noi stessi!

I capi della Sezione di Fiumicino hanno partecipato, durante il campo estivo di luglio 2016, al corso BLSD.

Oggi il gruppo conta 26 soci adulti abilitati ad effettuare le manovre RCP di Rianimazione Cardio Polmonare con l’uso di defibrillatore in caso di arresto cardiaco, una sicurezza per i ragazzi che ci sono affidati, un presidio per il nostro quartiere e per la nostra città, nel caso uno dei nostri capi si trovasse a incontrare e dover intervenire in una situazione di emergenza.

Ci siamo posti l’obiettivo iniziale di acquistare almeno un Defibrillatore, con la speranza di arrivare a dotare in occasione dei campi estivi ciascuna unità di un proprio defibrillatore.

defibrillatore

Un Defibrillatore costa poco meno di 1.000 euro, 50 persone che ci donassero 20 euro a testa ci permetterebbero di dotarci di questo fondamentale presidio di sicurezza.


Se vuoi sostenerci hai 3 opzioni:

Fai la tua donazione in una unica soluzione dell’importo che vuoi


Fai la tua donazione in 12 rate mensili (al termine dei 12 mesi l’addebito della donazione mensile cessa automaticamente)

importo donazione mensile
una piccola donazione : €1,00 EUR – mensile
una donazione : €5,00 EUR – mensile
una donazione importante : €10,00 EUR – mensile


Fai un Bonifico bancario a:

CNGEI Sezione di Fiumicino
Banca Etica
IBAN: IT89T 05018 03200 000000223070
Causale: donazione liberale per l’acquisto di un defibrillatore da parte di (nome e cognome, indirizzo per spedizione ricevuta e CF)


 

Le donazioni a favore del CNGEI Sezione di Fiumicino sono fiscalmente deducibili, in quanto siamo iscritti all’Albo delle Associazioni di Promozione Sociale tenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (La comunicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la nostra iscrizione).

La mia prima volta negli scout

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“La mia prima volta”…negli scout.

Sono solita scrivere per lavoro recensioni di viaggio su luoghi e alberghi di gran lusso sparsi per il mondo ma mai come in questa occasione mi è gradito farlo e ho pensato di condividerlo con voi.

IMG_3321Spinta dalla curiosità e dai racconti di un amico ho partecipato per la prima volta in questi giorni ad un campo scout, nei pressi di Orvinio un antico borgo nel parco dei monti Lucretili in località La Pratarelle, una distesa di ginepri macchiati da odorose ginestre, dove i cavalli e le mucche pascolano liberi, un luogo di naturale bellezza.
Una piacevole esperienza che mi ha permesso di conoscere, in parte, lo spirito dello scautismo.
Le giornate si svolgono tra le varie attività con programmi e regole precise gestite da un’ottima organizzazione, in un’atmosfera gioiosa e accogliente, scandite dai pasti preparati da cuoche volontarie di straordinaria bravura.
Ho collaborato come volontaria di Croce Rossa, insieme a due miei colleghi, bravi e simpatici ad un corso di BLSD a cui hanno partecipato i maggiorenni del campo, sono rimasta gradevolmente colpita dal loro impegno e dalla loro bravura…non capita spesso!
Sono contenta di questa esperienza che mi ha trasmesso serenità e mi ha fatto conoscere tante belle persone.
Un rammarico, non aver avuto questa possibilità negli anni giovanili.
Un grazie, dal profondo, a tutti per la gradevole accoglienza e in particolare (consentitemi) a Fabio che mi ha dato questa opportunità.

Un abbraccio collettivo

Roma 31 luglio 2016

Anna Rita Tombari

Il servizio al campo di Lucia, una occasione di verifica

Dopo sedici anni sono tornata a cacciare nel branco, anche se in una veste nuova.

Ho capito tante cose in questi giorni: che non si smette mai di essere scout, lo sono ancora a casa, a scuola, in città e nel mondo anche senza uniforme, ho capito soprattutto che le mie figlie oggi sono migliori grazie ad un metodo educativo che mai come ora va controcorrente.

Un ricordo su tutti è l’emozione dell’ultimo fuoco, quando mi è stato detto che la mia piccola Gizal, davanti a trenta lupetti, ha sussurrato per la prima volta al mondo della sua malattia senza paura o vergogna.

Merito vostro, vecchi lupi, che la state aiutando a crescere insieme a noi

1 agosto 2016

Lucia Guglielmi

le cuoche al campo

Sono stato alle Termopili

Ho scritto questo breve racconto nel 2015, per la voglia di condividere, dopo tanti anni trascorsi, una avventura vissuta quando ero un giovane esploratore, al mio primo S. Giorgio.

Una avventura eccezionale per me che l’ho vissuta, una avventura che vivono da sempre milioni di scout in tutto il mondo perchè facente parte di quello che offre, come metodo, lo scautismo ai ragazzi che hanno la fortuna di  vivere l’esperienza scout.

Luca mi ha sollecitato a metterlo sul sito, e lo ringrazio per questa richiesta.

Il mio racconto è stato letto alla radio, alla trasmissione Pascal e letto da un professionista emoziona anche me che l’ho scritto. Per ascoltarlo puoi andare a questo link: Pascal puntata del 7 marzo 2016.

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Sono stato alle Termopili

 

Ebbene si, io c’ero.

Sono stato alle Termopili, nelle file dei greci ad impedire il passaggio dei Persiani quella notte.

Avevo 12 anni, era notte e avevo paura, ma eravamo in tanti giovani come me, i più grandi avevano 16 anni, mi ricordo che ero particolarmente ansioso, era la prima volta che ero in battaglia.

Non eravamo molti, credo un centinaio o poco più, ma alla mia età mi sembrava che fossimo un vero esercito, venivamo da alcune città della Grecia, la mia era quella della Croce del Sud e poi mi ricordo quelle del Sagittario e del Centauro, credo che ce ne fosse una quarta con noi in quel passo, ma non mi ricordo il nome.

I persiani arrivarono all’improvviso caricando, ma i nostri generali erano stati bravi strateghi e avevano elaborato un piano che si dimostrò efficace, la prima fila, formata dai più grandi e robusti reggeva l’urto della carica persiana, facendo filtrare pochi nemici per volta che venivano assaliti da noi più piccoli che senza fatica gli toglievamo la vita. Non c’erano lance, spade o scudi in quella battaglia, non scorreva sangue quella notte, per togliere la vita al nostro nemico bisognava prendere una fettuccia che lui portava, peraltro come noi, alla cintura dietro la schiena, così avevano stabilito gli Dei.

I Persiani erano tanti, credo almeno 5 volte il nostro numero e avevano fra loro dei veri giganti, alcuni eroi provenienti da una città denominata Ostia 1 che si presentavano pelosi e barbuti (una rarità fra le nostre fila) raggiungendo età fino a 18 anni. Erano definiti nautici ed erano accompagnati da un mito di invincibilità da tutti conosciuto.

Quante vite togliemmo quella notte, i più bravi di noi, i nostri eroi tenevano le vite tolte ai persiani fra i denti, esibendo in questo modo il loro valore e incutendo timore agli avversari.

Gli Dei avevano pensato che la nostra resistenza, non avrebbe retto a lungo, troppo forte la disparità numerica e dopo poche cariche attraverso il passo i persiani sarebbero dilagati nel bosco alla ricerca delle altre città greche da depredare della loro bandiera difese da qualche altro centinaio di greci. Era stato stabilito che la guerra sarebbe stata vinta da chi alla fine avesse avuto nelle proprie mani il maggior numero di bandiere di città.

Ma la nostra resistenza fu epica, dopo molte cariche solo piccoli gruppi di persiani erano riusciti a passare, troppo pochi per poter cercare e attaccare le città nascoste nel bosco. Il grosso dei Persiani non riusciva a passare, i greci alle Termopili non cedevano.

Gli dei furono costretti ad intervenire per salvare i loro piani decidendo di far passare i persiani senza più combattere. Le città greche alle Termopili avevano vinto la battaglia, ma la guerra doveva continuare perché anche gli altri greci potessero vivere la loro notte di gloria.

Oggi ho 58 anni e sono uno scout del CNGEI. Sono passati 46 anni da quella notte, da quel San Giorgio regionale degli esploratori Agesci (ASCI al tempo) svoltosi intorno al 1970.

Fabio Camilletti 17 ottobre 2015

 

È stata una delle tante occasioni che mi ha offerto lo scautismo, regalandomi da giovane la possibilità di partecipare da protagonista ad avventure ‘epiche’. Sono stato un pellerossa che ha combattuto contro le giubbe blu e viceversa, un antico romano o mi sono sentito un grande esploratore raggiungendo cime appenniniche come fossero uno degli 8.000 conquistati da Messner. Avventure che sono essenziali ai ragazzi e che lo scautismo ancora propone ai ragazzi di oggi.